La profezia sul Coronavirus nei Tarocchi

Lo ammetto. Anche io, di fronte a catastrofi di portata storica, sono tra quelli che corrono su Google a ricercare l’esistenza di antiche profezie. Naturalmente mi riferisco, in questi tempi, all’esistenza di qualche profezia sul Coronavirus. Del resto, da piccolo ero appassionato di Nostradamus e molestavo i miei compagni delle medie a suon di “vedrai che nel 1995 i Cinesi invaderanno il mondo”, oppure “il Papa verrà assassinato nella città dei tre fiumi nel 1991”. Chissà che questa morbosa attrazione per le profezie non abbia a distanza di tanti anni contribuito ad avvicinarmi allo studio dei Tarocchi.

E quindi, in questa ricerca legata alle profezie sul Coronavirus, mi sono imbattuto come immagino tanti altri nella cosiddetta “Pietra della profezia degli Hopi”. Ora, rimando a bei contributi come questo per spiegazioni sulle profezie degli Hopi e sulle caratteristiche di questa pietra.

Quello che voglio fare io, invece, è provare a decodificare questa immagine con l’utilizzo dei Tarocchi. In questo esercizio mi sforzerò di ignorare ciò che ho appreso sui significati di questa pietra, concentrandomi invece sulle pure immagini e i suoi elementi simbolici. Trascurerò anche qualunque dubbio sulla sua originalità o sui ritocchi apportati nel corso del tempo.

La pietra degli Hopi e la profezia sul Coronavirus

Ecco la fatidica immagine della pietra (ripresa sempre dallo stesso articolo sopra linkato):

La pietra della profezia degli Hopi

Proverò dunque a costruire una sequenza di Tarocchi le cui immagini aderiscano alla struttura di questa raffigurazione. E’ un po’ quello che faccio con il metodo OniroTarologia: costruire delle sequenze di Arcani Maggiori che combacino con il racconto del sogno.

La pietra degli Hopi spiegata con i Tarocchi

Partendo da sinistra, colpisce la figura stilizzata che mi ricorda il Bagatto. In mano ha una freccia che punta verso il basso (la sua bacchetta magica) e ha di fronte a sé alcuni oggetti, tra cui una sfera (il dischetto nell’altra mano del Bagatto). Il personaggio sembra sorreggere l “axis mundi” e questo mi riporta sempre alla simbologia del Bagatto come “creatore e distruttore” di mondi. A ben vedere, sembra che questo primo creatore sia proprio di fronte a un tavolo: il tavolo della creazione:

La pietra degli Hopi e il tavolo del Bagatto

Cosa avviene sul “piano” di questa creazione?

Si vedono alcuni elementi squadrati (quindi frutto dell’opera umana, diciamo della tecnologia) sui quali sono collocati alcuni personaggi. L’intera composizione somiglia ad un veicolo, anche per la presenza di alcuni cerchi che sembrano delle ruote: sembrerebbe quasi una locomotiva! Mi viene da pensare al trauma per queste popolazioni native di fronte ai “cavalli d’acciaio” delle locomotive (in realtà sembra che questa pietra risalga a tanti secoli prima delle ferrovie, ma ripeto, non mi interessa l’aspetto archeologico o storiografico al momento). Il progresso umano, il veicolo, la hybris eroica, la vittoria sulla natura (asservimento dei cavalli) sono aspetti collegati al Carro.

Infine, il terzo elemento della composizione. Io ci vedo un fulmine che colpisce uno di questi esseri, una specie di testa che ne viene mozzata e, in basso, una pianticella ed un essere a quattro zampe o un animale (o un essere umano appiedato costretto a strisciare, a camminare sulle mani come un primate). Come non pensare alla Casa-Dio?

Significato tarologico della profezia degli Hopi

Ecco allora la sequenza completa che a mio avviso può essere associata alla pietra della profezia degli Hopi:

la profezia del coronavirus e la pietra degli Hopi decodificata con i Tarocchi
La pietra degli Hopi decodificata con i Tarocchi

Come interpretare quindi questa sequenza di Tarocchi legata alla (presunta) profezia degli Hopi?

Il (miglior) prodotto della creazione del Bagatto, l’uomo, con il suo spirito eroico e i suoi potenti mezzi, conquista in lungo e in largo il mondo. Fino a che si imbatte nella “catastrofe” della Torre. Ora, questa sarà sicuramente una forzatura fantasiosa, ma guarda caso la torre è munita di una “Corona”. E il disco solare con le sue punte ricorda molto la molecola del Coronavirus vista al microscopio (sento riecheggiare i miei compagni delle medie: “Max, smetti di dire st****ate!”).

In termini junghiani, parleremmo di inflazione dell’Io: l’arroganza dell’Eroe, soggiogatore di animali (o di istinti animali) e conquistatore di mondi (e la conquista può riguardare il tentativo di sottrarre tutto lo spazio all’inconscio) viene punita.

Come compensazione, l’uomo è costretto a “rovinare” per terra, riprendendo contatto con la potenza soverchiante della natura e portandole rispetto. Fino alla prossima catastrofe, nel continuo ciclo di creazione e distruzione che costituisce l’infinito gioco del Bagatto.

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